Recensione di

“Non è una scatola è una città” di Antoinette Portis.Un albo illustrato che ci racconta egocentrismo e condivisione.

Recensione

Coniglio è il miglior costruttore di tutti i tempi, non ha bisogno di aiuto perché quella che sta per edificare è la “SUA città”.

Dopo il successo di “Non è una scatola”, Kalandraka porta sullo scaffale delle novità “Non è una scatola è una città”, deliziosa opera di Antoinette Portis, poliedrica artista statunitense. Un albo ben definito, in cui la dicotomia tra egocentrismo e condivisione ci accompagnano attraverso il semplice narrato, qui alimentato da baloon, metro di comunicazione primaria.

Nella narrazione, semplice e minimale, il target di riferimento (2-6 anni) avrà modo di divertirsi attraverso l’arte delle ripetizioni, atto preparatorio alla risoluzione finale, pronta a stimolare riflessioni sui concetti di condivisione e collaborazione. Sarà così che, da oggi, la collana “Libri per sognare” si arricchisce con un’opera da leggere e rileggere, ma anche da osservare, per perdersi tra le illustrazioni originali e riuscite, in cui lo sfondo neutro offre il piano di lavoro perfetto per una crasi tra (proto) collage e chine decise, ideali per dare forza a personaggi espressivi e dinamici.

Loris Gualdi