Balea

Un silent book terreno fertile per la fantasia e l'immaginazione

Recensione

Kalandraka editore continua a farci sognare, questa volta attraverso la magia visiva di un'opera wordless, originale e straordinaria, non solo nella sua forma verticale (14 cm x 33,5 cm, che ricorda la "Eli sottovoce" di Valentina Edizioni), ma anche per la sua particolare struttura a fisarmonica, con la quale i bimbi (dai 4 anni) potranno giocare, perdendosi in centinaia di storie parallele.

Il silent book, nascosto da un'elegante sovraccoperta, racconta la quotidianità di una vita trascorsa all'interno di Balea, un immenso sottomarino in grado di ospitare decine e decine di persone intente a lavorare per questa immensa opera ingegneristica, ideata da Fernandez e Gonzales, abili sognatori iberici.

Attraverso le sue 18 pagine, l'opera, menzione speciale al settimo premio internazionale di Compostela per libri illustrati, riesce, mediante tratti semplici e distintivi, a raccontare con ironia la vita sottomarina, riprendendo l'idea distopica di Hugh Howey, qui calmierata e riadattata per regalare ai piccoli lettori un viaggio magico in cui perdersi, grazie ad un mondo immerso dove inventare storie sempre nuove.

Un'opera in grado di dare terreno fertile alla fantasia e all'immaginazione, mediante sviluppi espressivi, ideali per alimentare capacità inferenziali e per aumentare il proprio vocabolario iconografico.