Recensione di

“Faccio un etto con l'osso” di Sergio Olivotti. Un albo un albo divertente e surreale.

Recensione

Sergio Olivotti torna tra le pagine di Terre di mezzo editore per un albo carico di risate.

Un celebre attore sta per salire sul palco di un teatro gremito, per raccontare l'immortale storia di Cappuccetto Rosso; storia che lui sa a menadito. Ultimamente, però, il protagonista di questa gustosa e divertente storia, soffre di vuoti di memoria, così, onde evitare problemi on stage gli hanno "appioppato un suggeritore".

Lo spettacolo inizia, ma sin dalle prime battute si capisce che qualcosa non sta andando per il verso giusto: ogni suggerimento che parte dal dietro le quinte, viene travisato, portando così sul palco una storia bislacca, senza capo né coda, che finirà per destabilizzare il pubblico presente. Sarà un vero e proprio fiasco… o forse no?

L'arte di Sergio Olivotti arriva a noi con una nuova straordinaria narrazione da leggere e rileggere ad alta voce. Alimentato dai classici stilismi grafici dell'autore loanese, il target di riferimento +3 si ritroverà al cospetto di personaggi buffi ed espressivi che, a tratti ricordano l'arte del découpage resa celebre da Emanuele Luzzati.

Proposta in formato verticale, la narrazione è suddivisa in maniera funzionale in due binari paralleli: da un lato le gradazione di grigio del dietro le quinte, dall’altro i colori sgargianti di uno spettacolo travisato, che di certo porterà molti sorrisi.

Insomma, una novità, in cui la qualità editoriale di Terre di mezzo Editore incontra Sergio Olivotti, uno tra i più interessanti autori-illustratori della letteratura per l'infanzia contemporanea.

Loris Gualdi