Un'ultima lettera

Un viaggio tra le righe di un antico mestiere

Recensione

Da sempre Kalandraka Editore ci ha abituato ad uno stile elegante, pittorico ed emozionale, e con “Un’ultima lettera” non fa altro che confermare i propri intenti.

L’albo di Antonis Papatheodoulou, con il suo perfetto formato orizzontale, ci invita in una piccola isola del mediterraneo dove, dopo ben cinquant’anni di onorato servizio, il postino gentile si appresta a terminare la sua ultima giornata di lavoro.

Mediante un uso delicato e poetico del narrato, l’autore ellenico dona ai piccoli lettori un viaggio tra le righe di un antico mestiere: il portalettere. Così tra buone novelle e cattive nuove Costas affronterà l’ultimo giorni di consegne, ripercorrendo il suo mondo lavorativo sino ad un tenero e festante finale.

Ad impreziosire la narrazione, premiata nel 2016 al IX Premio Internazionale Compostela, ci pensa l’arte espressiva di Iris Samartzi, abile non solo nello strutturare inquadrature particolarmente riuscite, ma anche e soprattutto in grado di raccontare gli eventi mediante un’originale mescolanza di tecniche pronte ad accogliere linee, timbri, buste, francobolli e righe trascritte, qui al servizio di un collage ardito in cui trovano posto anche cartone, bottoni, corde e grette.

Insomma… “un libro per sognare”

Loris Gualdi