Con la testa tra le nuvole

Una delicata storia di solitudine, sconfitta dal coraggio di affrontare inattesi cambiamenti

Recensione

“Leopoldo! Chiamò il calzolaio. Ma il suono della sua voce svanì tra i tetti.”

Straordinario, luminoso ed avvolgente. Ecco tre aggettivi che possono definire la nuova uscita di EDT. L’editore torinese, infatti, arriva alle stampe con un'opera di rara bellezza grafica, ottimamente supportata dal grande formato, in cui l'uso impeccabile dei cromatismi riesce, con naturalezza, a definire ambientazioni magiche e raffinate.

Sviluppi grafici impostati sulla prospettiva e sulla profondità, qui alimentata da inquadrature dinamiche ed inusuali, ideali per impreziosire il carattere deciso delle illustrazioni, che da sole valgono più del biglietto d'ingresso.

Un magico mondo che, con i suoi chiaroscuri, sembra richiamare la fragilità surreale degli elefanti di Salvador Dalì, espressione metaforica di una surreale distorsione dello spazio.

Ai margini di questi attrattivi dipinti si svolge la vicenda di Leopoldo che, come tutti gli abitanti di Marano, vive sui trampoli, perché la piccola e vivace cittadina è costruita sull'acqua. Leopoldo ha i trampoli più alti di tutti, tanto da dover rinunciare alla vita che scorre sotto di lui. Chiamarlo? Impossibile! Lui è lassù, talmente in alto, che non può sentire nessun rumore della quotidianità, almeno sino al giorno in cui inizia a sentirsi solo.

Una delicata storia di solitudine, sconfitta dal coraggio di affrontare inattesi cambiamenti.