Se ti sbrighi trovi ancora il mondo

Un sentiero visionario, surreale ed allegorico, che lascia un'ampia libertà interpretativa

Recensione

Non è mai troppo tardi (si spera) per rimediare ai nostri errori, spesso dettati da egoismo, interessi e indolenza. Proprio a causa di questo triangolo inverso, il nostro pianeta si sta ammalando e con esso la nostra coscienza, oggi più che mai risvegliata dalle urla silenzioso di un mondo patito e a tratti impazzito.

Da qui sembra voler partire Daniela Iride Murgia con il suo “Se ti sbrighi trovi ancora il mondo”, visionario e gentile albo dedicato al nostro pianeta. Un atto d'amore che rivela la speranza, o meglio, la possibilità di vivere, amare e ridisegnare la nostra realtà.

Protagonista di questa nuova uscita Carthusia è un piccolo bimbo (ma potrebbe benissimo essere anche un adulto… dipende dal soggettivo punto di osservazione) che si incammina tra sogno e realtà verso un sentiero visionario, surreale ed allegorico, che lascia un'ampia libertà interpretativa, anche grazie alle magnifiche illustrazioni di Riccardo Guasco. L’artista, infatti, appare pronto a raccogliere le reminiscenze futuristiche per raccontare un iper-realtà vissuta da sgargianti colori, linee istintive e pastelli granulari, metafora perfetta per un albo in cui immergere gli occhi.

Loris Gualdi




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