Non schiacciare quel bottone . Recensione

“Il bottone era lì forse da un'ora, forse da un giorno, forse da sempre"

Recensione

Mi è bastato osservare la copertina (e la sua quarta) per convincermi. Una cover art buffa, parzialmente in rilievo. Dietro un estratto ed una semplice frase che riesce a far sorridere e pensare con allegra semplicità.

Ma facciamo un passo indietro…

“Il bottone era lì forse da un'ora, forse da un giorno, forse da sempre", un bottone rosso, bello attrattivo che, a ben guardarlo viene proprio voglia di schiacciare.

Ma cosa può succedere premendolo? Forse nulla, forse qualcosa di fantastico, forse potrebbe scatenare una catastrofe. C'è chi vuole rischiare e chi timoroso dice di no. Sarà così che nel bosco nascerà un divertente conclave, in cui i differenti approcci interpretativi si intrecciano tra prepotenze e tentativi di mediazione.

Nomos dalle stampe un albo semplicemente meraviglioso, in cui Matilde Tacchini gioca con il target 4- infinito, mostrando come un semplice bottone possa innescare in un gruppo di persone un'interpretazione differenziata.

L'autrice, oltre a utilizzare un livello comunicativo semplice e diretto, riesce a parlare anche ad un target più grande, mostrando con sorrisi e ironia come sia difficile arrivare ad una soluzione di gruppo. L'albo utile come primo passo verso la sociologia dei gruppi, viene ingemmato dalle divertenti ed espressive illustrazioni dell'autrice, in cui lo sfondo neutro dona la centralità alle dinamiche narrative, qui allineate ad uno stile pittorico, in cui lapis e acquerelli giocano con il vettoriale.

Insomma un albo da leggere e rileggere più e più volte.

Loris Gualdi