Museum

Può un museo custodire opere ribelli?

Recensione

Può un museo custodire opere ribelli?

In un racconto silenzioso dove il surrealismo veste le atmosfere di un piccolo giallo pittorico, il protagonista non può che essere un uomo col cappello che accidentalmente si trova davanti ad un lontano museo in cerca di un attrezzo per riparare la sua automobile.

Con fare incerto chi non conosce il mondo della pittura, potrà attraversare spazi arricchiti da forme e colori ignoti e con lo stesso stupore si accorgerà che esiste un legame emotivo con le opere fino a rendersi conto di farne parte. Opere ribelli che risuonano nell'animo del visitatore per offrirgli inaspettatamente quell'attrezzo cercato … Ed è così che, al di fuori delle cornici, un uccello, una donna ed una tigre dagli occhi celesti, troveranno un nuovo sfondo …

Di Javier Sáez Castán, con le illustrazioni di Manuel Marsol il racconto procede quasi esclusivamente attraverso i disegni che omaggiano l'arte attraverso uno stile fortemente pittorico, dai colori vivaci con un elevato contrasto. La scelta di un formato quadrato con raffigurata in copertina ed in quarta di copertina una cornice, risulta efficace nel richiamo al "dipinto" che, come in un sogno, diventa dialogo tra mondo interno ed esterno.

Particolari e personaggi paiono provenire dalle opere di artisti della storia ed in Mvsevm, "l'occhio di Magritte" scruta, diventa soglia e si riflette nello sguardo docile di un improbabile "tigre di Ligabue".

Una piccola parte di testo appare, come nei musei, a lato dei dipinti e stranamente si modifica insieme alle sorti della storia.

Con la parola "Untitled" si chiude felicemente un libro, un'opera ed una'avventura da immaginare.

Paola Bellati