Acqua ferma. Recensione

“Riflessi dalle terre umide”

Recensione

“Riflessi dalle terre umide”

Talvolta il nostro sguardo, posandosi sulle cose, non riesce a vedere. Sì, certo, guarda, ma spesso non vede. Questo può accadere per distrazione, noncuranza o semplicemente perché il nostro pensiero è travolto dalla quotidianità e dall’altrove, e spesso non riusciamo ad andare oltre.

Così, osservando una pozza d’acqua, a pochi, pochissimi (forse a nessuno) di noi verrebbe mai in mente di vedere, ascoltare e osservare quel microcosmo che nasconde l’apparenza distratta.

Cocai Book ci invita (ancora una volta) ad andare oltre il nostro disattento osservare, per immergerci tra i riflessi di terre umide, stagni, paludi e torbiere in modo da scoprire, con sommo stupore, un mondo (in)visibile, che si cela dentro un dendrotelmo o in un canneto.

Scoprirete la vegetazione, i pesci e i mammiferi che popolano queste preziose zone del territorio, osserverete rotiferi e amebe, capirete come respirano gli insetti, incontrerete tritoni e anuri, fino ad abbracciare uno sguardo sul futuro, in cui l’avversione tradizionale dell’uomo verso l’acqua ferma può e deve trasformarsi in un piccolo angolo di vita da cui partire, consapevoli dell’importanza che può avere per il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda 2030.

A dare completezza a questo nuovo ed essenziale albo divulgativo sono le illustrazioni di Valentina Gottardi che, alternando full page a sviluppi manualistici, offre ai lettori tavole in cui le tecniche miste, dominate da acquerelli e chine, si alternano a sviluppi digitali, pronti ad allietare un target +8.

Loris Gualdi