30 Giorni per capire l’autismo

“Attenzione, i libri della serie 30 giorni per capire potrebbero contenere tracce di divertimento”

Recensione

Sfide, approfondimenti e tanto divertimento. Ecco in poche parole l’ultima straordinaria uscita di Uovonero Editore, impeccabile nel dare alle stampe un volume (di circa 150 pagine) con il quale provare a capire la neurodiversità, attraverso nozioni, situazioni e ludiche ambientazioni, legate a stimming, diversità sensoriale e percezioni divergenti, qui poste tra metafore e pacata gentilezza narrativa, ricca (anzi ricchissima) di spunti su cui ragionare.

Stampato in brossura in formato maneggevole, il volume è stato pensato da Melanie Babe, Marine Batoukh e Charline Dunan, tre giovani professioniste della comunicazione, che hanno avuto la fortuna di confrontarsi con specialisti, famiglie e ragazzi speciali. L’opera, primo vertice di un triangolo innovativo, si ripropone di raccontare la diversità mediante giochi, o meglio, challenge creative e divertenti, in grado di riprodurre le problematiche del linguaggio visivo, verbale e non verbale, non così immediati e lineari per gli autistici.

Lontano da un mero intento didascalico, il volume, tradotto da Lorenza Pozzi e supervisionato da Enza Crivelli, ci invita ad esplorare lo spettro autistico, mostrando le molte sfumature che questo tipo di problematicità può portar con sé . Sarà così che il lettore avrà l’opportunità di capire, divertendosi, attraverso attività laboratoriali vestite da sfide con cui giocare.

La schede, strutturate in maniera chiara e sintetica, si avvalgono di suggerimenti e varianti, perfetti per stimolare il lettore ad una presa dinamica e creativa della lettura, peraltro senza dimenticare hastag e social media.

A complementare le sfide troverete, infine, le buffe e minimali illustrazioni di Andrera Q., pronto a portarci verso un tratto contemporaneo, ideale per strutturare visivamente le parole narrate, attraverso un uso semplice del colore e dei tratti lineari.

Loris Gualdi