La Finestra

Una finestra posta al diciottesimo piano di una città convulsa e ricca di microstorie

Recensione

“Duemilaottocentonove: le automobili che passano in un'ora nella strada qui sotto la finestra”, una finestra posta al diciottesimo piano di una città convulsa e ricca di microstorie che ricreano un mondo frenetico di piccoli e semplici angoli di realtà, in cui perdersi osservando.

Proprio da quella piccola finestra, resa reale dall'ottima e al contempo semplice lavoro di cover art, il piccolo protagonista della narrazione osserva con naturale disincanto un susseguirsi di piacevoli dettagli, definiti come piccoli pezzi di un puzzle legato in maniera indissolubile ad una quotidianità apparentemente uguale a se stessa, ma in realtà vittima consapevole e di un eterno divenire. Una realtà che inizierà a mutare per merito di un improvviso e inatteso incontro (a distanza) con un nuovo amico, in grado di risvegliare una sopita arte immaginativa, pronta a varcare i confini dell'atteso.

Ancora una volta Verbavolant ci offre un'opera poetica, nella quale il tema dell'amicizia si fa sognante, onirico e leggiadro, grazie al coraggio di una font che lascia l‘alta leggibilità in favore di un'eleganza innegabile, mirata a definire un ulteriore slancio verticale che, proprio come l'originale formato 16cm x 32cm, va a richiamare gli immaginifici verticalismi del grattacielo in cui la vicenda prende vita.

A rendere impeccabile la nuova release dell'editore sono infine i magnifici acquerelli in bianco e nero di Roberta Rossetti, complementati dall’uso di una matita in grado di definire i contorni di un'opera in cui silenzi e spazi vacui permettono al piccolo lettore di giocare con distanze e prospettive.